Licorice - Liquirizia

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(Edited)

Hello everyone and welcome back to my Blog.

It has happened to everyone, at least once, to taste licorice! In fact, it is very common in the food sector, both alone and for flavoring products such as liqueurs, sugars and cakes.
But did you know that this plant also has interesting properties for human health?

Introduction and history

At the pharmacological level, the term "licorice" means the roots and underground stems, called stolons, of the Glycyrrhiza glabra, also known commercially as Spanish, Russian or Persian licorice depending on the subspecies.

The etymology of the name derives from the Greek "glukùs" which means "sweet" and "riza" or "root". "Glabra", on the other hand, refers to the description of the fruit which is very smooth.

The use of licorice has ancient origins, in fact it is mentioned by Theophrastus, Pliny and Dioscorides. In addition, licorice decoction is historically used in China to celebrate the "Buddha Bath", a festival on the eighth day of the eighth month of the year.

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Photo by gate74 from Pixabay

Botany

Glycyrrhiza glabra belongs to the Leguminosae family, which contains numerous plants of food interest such as Glycine max (soybean), Pisum sativum (pea) and Arachis hupogeaea (peanut).

It appears as a perennial herbaceous plant of 1 or 2 meters in height. The flowers are arranged in small clusters and blue to purple.

The most developed part of the plant are the roots, which can cover an area of several square meters.

Licorice grows well in southern Europe and central Asia. We can also find it in my Country, Italy, especially in regions with sandy and clayey soils, where it arrived in the thirteenth century.

The drug, i.e. the part of the plant used, is collected only after 3 or 4 years of life and the roots and stolons are dried in the air for several months, before being able to obtain complete drying.

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Photo by Nat Aggiato from Pixabay

Chemistry

Licorice is classified, from a pharmacological point of view, as a drug containing saponins. In fact, the main phytochemical component is gricirrizine, a triterpene saponin. This important compound is about 150 times sweeter than sucrose (table sugar)!

The other components present in smaller quantities are:

  • Glycyrrhetinic acid;
  • Glicirretol;
  • Liquiritic acid;
  • Flavonoic glycosides: liquiritoside, ramnoliquiritine, ...;
  • Essential oil: eugenol, mannitol;
  • Amino acids;
  • ...

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Photo by Seksak Kerdkanno from Pixabay

Uses

In literature we can find different uses, although not all of them have been confirmed by scientific research, but they belong more to the popular tradition.
For example, the anti-inflammatory, anti-mutagenic and antibacterial properties are extensively praised, but nowadays they do not have a valid support. In China the plant is also called the "king of herbs", as it would have positive properties on the IQ, but further studies are needed here too.

However, here there are the recognized uses of Glyryrrhiza glabra:

  • Sweetener and flavoring: For the presence of glycyrrhizin;
  • Expectorant: We can find it in the preparations useful in case of cough, cold and bronchitis;
  • Antiulcer: Glycyrrhetinic acid is able to increase the production of mucus in the stomach;
  • Laxative: Saponins have a purgative action and the drug can be associated synergistically with other phytotherapeutic agents that act at gastrointestinal level (such as those containing anthraquinones);
  • Excipient in the pharmaceutical preparation of pills.

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Photo by Social Butterfly from Pixabay

Side effects

As we well know, even if a product is of vegetable origin, it is not free from undesirable effects and care must always be taken when taking it.

In general, licorice is a safe drug, but if taken in high quantities, or 1.3 g / day for a period longer than 3 months, problems can occur:

  • Modification of the metabolism of carbohydrates and minerals;
  • Water retention until the development of edemas, hypertension and reduction of plasma K+: This is because glycyrrhizin has well-known mineralocorticoid effects, exerted through the inhibition of 11-beta-hydroxysteryohydrogenase, a microsomal enzyme that deals with converting the cortisol to inactive cortisone.

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Photo by monicore from Pixabay

I find plants always have a lot to teach! We should do our best to respect Mother Nature and try to take the best from what is offered to us.

I hope you enjoyed this licorice post. Thanks for stopping by on my blog!

See you next time,

Delilha


ITA

Buonasera e ben tornati sul mio Blog.

A tutti è capitato, almeno una volta, di assaggiare la liquirizia! Infatti, è molto comune in ambito alimentare, sia da sola sia per aromatizzare prodotti come liquori, zuccheri e dolci.

Ma lo sapevate che questa pianta ha anche delle proprietà interessanti per la salute dell’uomo?

Introduzione e storia

A livello farmacologico, con il termine “liquirizia” si intendono le radici e i fusti sotterranei, chiamati stoloni, della Glycyrrhiza glabra, conosciuta in commercio anche come liquirizia spagnola, russa o persiana a seconda della sottospecie.

L’etimologia del nome deriva dal greco “glukùs” che significa “dolce” e “riza” ovvero “radice”. “Glabra”, invece, descrive il frutto che è molto liscio.

L’utilizzo della liquirizia ha origine antiche, infatti essa è citata da Teofrasto, Plinio e Dioscoride. Inoltre, in Cina storicamente si utilizza il decotto di liquirizia per celebrare il “Bagno di Buddha”, una festività dell’ottavo giorno dell’ottavo mese dell’anno.

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Foto di gate74 da Pixabay

Botanica

La Glycyrrhiza glabra appartiene alla famiglia delle Leguminosae, la quale contiene numerose piante di interesse alimentare come Glycine max (soia), Pisum sativum (pisello) e Arachis hupogeaea (arachide).

Si presenta come una pianta erbacea perenne di 1 o 2 metri di altezza. I fiori sono disposti in piccoli grappoli e di colore azzurro tendente al viola.

La parte più sviluppata della pianta sono le radici, le quali possono arrivare a coprire un’area di diversi metri quadrati.

La liquirizia cresce bene nell’Europa del sud e in Asia centrale. Possiamo trovarla anche in Italia, soprattutto nelle regioni con terreni sabbiosi e argillosi, dove è arrivata nel XIII secolo.

La droga, ovvero la parte utilizzata della pianta, viene raccolta solo dopo 3 o 4 anni di vita e le radici e gli stoloni vengono fatti asciugare all’aria per diversi mesi, prima di riuscire a ottenere l’essicazione completa.

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Foto di Nat Aggiato da Pixabay

Chimica

La liquirizia è classificata, dal punto di vista farmacologico, come droga contenente saponine. Infatti, il principale componente fitochimico è la gricirrizina, una saponina triterpenica. Questo importante composto è circa 150 volte più dolce del saccarosio (lo zucchero da tavola)!

Gli altri componenti presenti in minore quantità sono:

  • Acido glicirretico;
  • Glicirretolo;
  • Acido liquiritico;
  • Glicosidi flavonoici: liquiritoside, ramnoliquiritina, …;
  • Olio essenziale: eugenolo, mannitolo;
  • Amminoacidi;

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Foto di Seksak Kerdkanno da Pixabay

Impieghi

In letteratura possiamo trovare diversi impieghi, anche se non tutti sono stati confermati dalla ricerca scientifica, ma appartengono maggiormente alla tradizione popolare.
Ad esempio, sono decantate ampiamente le proprietà antinfiammatorie, antimutagene e antibatteriche, ma al giorno d’oggi non godono di un supporto valido. In Cina la pianta viene anche chiamata “re delle erbe”, in quanto avrebbe proprietà positive sul quoziente intellettivo, ma anche qui sono necessari ulteriori studi.

Ecco, invece, quali sono gli impieghi riconosciuti della Glyryrrhiza glabra:

  • Edulcorante e aromatizzante: Per la presenza di glicirrizina;
  • Espettorante: La possiamo trovare nelle preparazioni utili in caso di tosse, raffreddore e bronchite;
  • Antiulcera: L’acido glicirretico è in grado di aumentare la produzione di muco a livello gastrico;
  • Lassativo: Le saponine hanno azione purgante e si può associare la droga in modo sinergico con altri fitoterapici che agiscono a livello gastrointestinale (come quelli contenenti antrachinoni);
  • Eccipiente nella preparazione farmaceutica di pillole.

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Foto di Social Butterfly da Pixabay

Effetti collaterali

Come sappiamo bene, anche se un prodotto è di origine vegetale non è privo di effetti indesiderati e bisogna sempre far attenzione nell’assunzione.

In generale, la liquirizia è una droga sicura, ma se assunta in elevate quantità, ovvero 1,3 g/giorno per un periodo superiore ai 3 mesi, si possono verificare dei problemi:

  • Modificazione del metabolismo di carboidrati e minerali;
  • Ritenzione di acqua fino allo sviluppo di edemi, ipertensione e riduzione del K+ plasmatico: Questo perché la glicirrizina ha dei ben noti effetti mineralcorticoidi, esercitati attraverso l’inibizione dell’11-beta-idrossisteroidoidrogenasi, un enzima microsomiale che si occupa di convertire il cortisolo a cortisone inattivo.

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Foto di monicore da Pixabay

Trovo che le piante abbiano sempre molto da insegnare! Dovremmo fare del nostro meglio per rispettare Madre Natura e cercare di cogliere il meglio da quello che ci viene offerto.

Spero che vi sia piaciuto questo post sulla liquirizia. Grazie per essere passati sul mio Blog!

Alla prossima,

Delilha


Sources – Fonti:
“Botanica, chimica e farmacologia delle piante officinali” – F. Capasso;
Wikipedia.


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12 comments
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Buonissima un tempo ero un drogato di liquirizia, che aveva sostituito la sigaretta, adesso sono tornato drogato di nicotina ma non disdegno le classiche cramelle. Un caro saltuo.
!discovery 35

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Eh già, purtroppo so che è molto è difficile da eradicare come abitudine... Grazie per essere passato, a presto :) una buona giornata!

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Great article my friend...Thank you for information...

Have a nice day...

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Bellissimo post, faccio un grande uso della liquirizia tanto che il mio pseudonimo come clowndoctor è "Liquirizia"!
Io sono la dottoressa Liquirizia! 😅

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Ciao!
Che bello, una iniziativa davvero molto importante e anche lo pseudonimo è decisamente originale :)
Grazie per essere passata, ti auguro una buona domenica :)

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