Criptointesa - 15° puntata

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Sabato mattina Fabrizio ebbe un veloce contatto con Gaia, erano arrivati dei parenti a casa dell'anziana signora che accudiva per cui faceva fatica a intrattenersi davanti al pc, due parole dolci, scambiate reciprocamente, e l'uomo chiuse con un profondo "Sei proprio nel mio cuore, non ho dubbi", replicato da uno "Stento quasi a crederlo ma anche tu, ciao tesoro" della donna.

Sabato pomeriggio, il momento della resa dei conti era finalmente giunto, alle 16 le squadre sarebbero scese in campo, 2 incontri, 90 minuti e rotti con il fiato sospeso, ma se la fortuna ci avesse messo lo zampino anche molto meno, 4 goals per costruire il suo piccolo palazzo, popolato da 2 Bitcoin, 1 a testa, non lo faceva per soldi, ma quei soldi avrebbe reso meno greve la vita di Gaia, e regalatole un presente nettamente migliore.

Ore 16 e 00, Fabrizio era saldamente ancorato al pc, se costretto a scendere in negozio al piano di sotto avrebbe lasciato bene in vista lo smartphone con la pagina aperta sul sito dei risultati in diretta, le 2 partite erano state evidenziate come favorite, per cui erano vicinissime e in un'unica schermata visualizzativa.

Appena pochi minuti, precisamente il 5_, e primo attesissimo sussulto, goal di una della due squadre ospiti, che giocava contro la terza squadra in classifica, una bellissima notizia, solo un paio di minuti e rigore per l'altra squadra ospite, Fabrizio scattò una prima volta dalla sedia dell'ufficio, il tempo intercorrente prima del tentativo di trasformazione del rigore sembrò eterno, ma quando apparve la scritta "RIGORE SBAGLIATO" il morale di Fabrizio precipitò, finché al 12_ minuto la squadra terza in classifica non pareggiò, un incontro era già a posto, certo che se quel somaro di giocatore avesse realizzato il rigore ci sarebbero stati più di 75 minuti per realizzare quell'ultima rete per centrare la scommessa, pazienza, in ogni caso le prospettive erano più che buone, ci avrebbe messo la firma al quarto d'ora del primo tempo con un incontro con il risultato già conseguito, passeggiava freneticamente avanti e indietro per ingannare la frenesia del momento.

Un cliente distolse l'attenzione di Fabrizio per un ulteriore quarto d'ora, quando riebbe la visione dei parziali di gara notò con rammarico la partita ancora ferma al risultato iniziale di 0 a 0, si era arrivati al 35* del primo tempo, e per la restante parte della prima frazione di gioco non successe nulla, al riposo con un nulla di fatto.

Fabrizio cercava di pensare positivo, nel senso che 45 minuti erano più che sufficienti per centrare quella benedetta partita, con questa grande speranza si accinse a vedere la seconda parte del match, attendendo quei tanto agognati aggiornamenti di risultato, ma i minuti passavano e la situazione era immutata, alla mezz'ora del secondo tempo guardò tutti i risultati della League One inglese, solo la partita che aveva prescelto era ancorata sul punteggio di 0 a 0, in tutti gli altri incontri almeno una squadra aveva realizzato un goal, e in 7 incontri si realizzava la fattispecie del Goal, cioè entrambe le squadre avevano segnato almeno una rete.

42* del secondo tempo, pochi minuti alla fine della partita, morale a terra, speranze ormai ridotte al lumicino, il sogno stava dissolvendosi come neve al sole, il viso di Fabrizio esprimeva perfettamente il suo stato d'animo, addirittura una lacrima provava a solcare il suo viso, la tristezza si era impadronita e insinuata profondamente nel suo animo, il tempo scorreva inesorabilmente, e sul pc si susseguivano le scritte, 43, 44, 45 minuti, poi apparve la dicitura 90, e subito dopo l'indicazione del segno +, era iniziato il tempo di recupero, lo 0 a 0 sembrava inchiodato allo schermo, quando una caratteristica e inconfondibile scritta rosa apparve proprio su quella maledetta partita, rigore per la squadra di casa, giusto il tempo di cullare nuovamente una piccolissima speranza di poter riaccendere il sogno e pufff, altro simbolo dalla parte opposta, cartellino rosso, giocatore espulso, anche se il rigore fisse stato trasformato la squadra ospite avrebbe giocato il restante tempo di recupero in 10 uomini, e pareggiare sarebbe stata un'impresa da titani....

Passarono diversi minuti prima che apparve sullo schermo l'aggiornamento, rigore realizzato, il sito riportava la scritta "90+8", già 8 minuti di recupero, ma si era perso del tempo per la trasformazione del rigore, oppure la partita era già finita e mancava solo la conferma, c'era ancora del tempo da giocare...., Fabrizio non conosceva lo stato delle cose, ma pochi secondi e lo schermo divenne nuovamente rosa in quel punto, partita finita, Fabrizio era convinto del risultato di 1 a 0, erano passate solo poche decine di secondi dall'indicazione del rigore segnato, si alzò come un automa dalla sedia dell'ufficio, guardò in giro, nessuno in negozio, nessuna gioia nel suo cuore, solo disperazione per aver fallito, per aver mancato il suo prezioso obiettivo, e aver vanificato il tutto, per aver azzardato e bruciato oltre 2300 euro così, in 90 minuti di pathos e lacrime, perché non rimaneva altro che piangere sul latte versato, o sul pugno di mosche che gli erano rimaste in mano, mestamente stava spegnendo il computer dell'ufficio per scendere al piano di sotto e lasciare quel luogo di sofferenza, giusto un attimo prima che lo schermo si oscurasse qualcosa attirò la sua attenzione, qualcosa di strano, che non aveva ragione di essere, a meno che qualcosa gli fosse sfuggito, nella zona in cui c'era la maledetta partita nessuna squadra casalinga era evidenziata in neretto, sinonimo di vittoria....

Continua...

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