Parliamo un po' dell'Alzheimer.

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Lavorando in un centro Alzheimer per buona parte della settimana mi sto formando e documentando su tale malattia e quindi adesso ve ne parlo un attimo delle nozioni apprese.
In modo il più semplice possibile.
Anzitutto va detto che nessuno ancora sa l'origine precisa di tale malattia anche se le teorie sono molte, è una forma di demenza generativa e attualmente non c'è una cura anche se con una diagnosi precoce si può rallentare i sintomi.
Di solito colpisce di più gli over 65 ma non sono immuni anche i più giovani.
I primi sintomi di degenerazione cognitiva riguardano appunto la memoria con dimenticanze che si fanno via via più gravi fino ad avere nelle fasi più gravi della malattia una memoria completamente distorta e una visione alterata della realtà, con tanto di allucinazioni e stati deliranti.
Non si riconosce più i propri figli, amici o chi ci assiste.
Si perde gradualmente la capacità di essere autonomi e di svolgere anche le più semplici azioni quotidiane, spesso il paziente le svolge più volte o meno o si convince di averle svolte se ha fatto altro.
Ovviamente c'è anche difficoltà nella comunicazione,in taluni casi aggressività verbale e fisica, ecolalia, continue richieste di aiuto , pianti e ripetizioni di frasi. Talvolta si perde anche le funzioni motorie altre volte no e il paziente che vaga fa quello che viene chiamato wandering o vagabondare che può essere pericoloso per il paziente, infatti si cerca di creare nei centri un ambiente circolare e privi di pericoli perfetto per il loro vagabondare. Possono soffrire di disorientamento spazio temporale, ad esempio se vedono un pavimento di colore diverso hanno paura perché temono ci sia il vuoto.
Il paziente può anche manifestare disturbi del comportamento, comportamenti disinibiti che grande dolore e imbarazzo alla famiglia, non a caso noi OSS spesso diciamo che take malattia non è solo del singolo ma di tutta la famiglia, specialmente del caregiver, cioè colui o colei che se ne occupa maggiormente.
Il paziente spesso soffre di incontinenza e necessità un aiuto sia in casa sia fuori tramite privati o tramite il sistema sanitario nazionale o le associazioni locali.
È importante non lasciare famiglie e pazienti soli a convivere con questa malattia.



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Mamma mia, se solo ci penso mi viene una tristezza infinita :(

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La vecchietta che una mia cara amica brasiliana assisteva aveva proprio l'Alzheimer. Quando l'avevo conosciuta, già in fase terminale. Aveva perso del tutto anche le capacità motorie e la facoltà di parlare. La mia amica era badante convivente, per forza di cose perchè la nonnina non poteva essere lasciate sola nemmeno per mezza giornata. I figli comunque erano in condizione di pagare una badante convivente e pure una sostituta quando la mia amica era in ferie e quando si facevano necessarie due badanti. Ma la maggior parte delle persone non può permettersi nemmeno la metà di tanto. Che tristezza😭
!luv

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