M1, e Intel Amd muti...

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Come direbbe Kalabrugovich, Apple ha tirato una "penna" (impennata, con il motorino) davanti ad Intel e Amd.. e Intel e Amd, muuuti.

Dopo l'annuncio di giugno, la scorsa settimana si è andato sul sodo, sulla ciccia. Apple silicon è realtà e il suo primo processore si chiama M1. M dovrebbe stare per Mac o Macintosh... presumibilmente.

Andando più sul tecnico, Apple passa, anzi ritorna, da un sistema CISC ad un sistema RISC. Anche i vecchi PowerPC erano dei RISC, ma questi nuovi sono su architettura ARM di base, su un sistema SoC (System On a Chip).

In parole povere, architettura e sistema di fatto sono stati utilizzati in modo quasi esclusivo da apparati mobile perché prevedevano tra le loro qualità un basso consumo e una dimensione fisica ridotta. Infatti il System on a chip oltre al processore si porta dietro il chipset e controller vari.

Il rovescio della medaglia è lo sfruttamento della potenza, infatti a livello di velocità di processore qui siamo molto più bassi rispetto ai sistemi CISC, quindi in teoria nel campo dei desktop o laptop ci sono problemi. Oltretutto Microsoft ad oggi non ha un Windows che possa girare su ARM, non a livello commerciale. Se ne parla a livello sperimentale.

Apple però ha una carta che si sta giocando oramai da anni, l'hardware che lavora in sinergia pressoché perfetta con il software. Quella che negli anni 90 era una palla al piede, oggi sono i turborazzi. Cioè negli anni 90' il mondo era chiaramente su un modello Windows, software che gira ovunque basta avere i driver. Oggi avere un hardware certo che ti produci in casa, il software va di conseguenza in piena sinergia, senza inutili fardelli, ecco che tiri fuori un buon 30-40% di prestazioni dal nulla.

In pratica oggi Apple si fa all'incirca il 90% del computer in produzione propria, visto che pure i controller dei dischi è farina esclusiva del loro sacco. M1 di fatto è un processore 8 core, di cui 4 sono deputati ad un basso consumo energetico per funzioni poco energivore, mentre i restanti 4 sono ad alte prestazioni quando serve la cavalleria. Ci sono poi 16 core dedicati alla Neural Engine, cioè alla Machine Learning per il software come il riconoscimento vocale o visivo, manipolazioni delle immagini con intelligenza artificiale eccetra. Concludono 8 core di GPU per la grafica.

E qui si va sui numeri... ed esce un bel problema. Di base il SoC non è direttamente confrontabile con i sistemi Cisc, perché sono due cose differenti. Ovvero confrontare la velocità del processore M1 (1,8Ghz) con un Intel o un AMD (mediamente sui 3-3,5Ghz) sembrerebbe che i secondi siano di diverse grandezze più performanti.. ed invece.

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I benchmark, che non vagliano questi dati ma valutano le operazioni sul campo, cioè tempi per aprire un browser con differenti pagine che hanno differenti tecnologie, decodificare un video o un audio, comprimere file, eccetera, di fatto misurano il dato reale quello che di più conta per l'utente perché è ciò che realmente utilizza. Ecco a quanto pare M1 di Apple risulta essere tra i processori più performanti del mercato.

Aggiungiamo poi che M1 ha una costruzione, come per i chip A14 della parte mobile, di 5 nanometri. Per capire le scale di valori, Intel non è riuscita a scendere sotto i 10, mentre AMD con i recenti Ryzen è riuscita a fare meglio con 7.

In pratica Apple sembrerebbe aver messo la freccia, e con il braccio fuori dal finestrino saluta tutti. A me frulla la domanda, ma Intel e Amd in questi anni, che cippa hanno fatto?! Come diavolo è possibile che uno che non ha mai fatto processori per computer se ne esca con un prodotto che finisce per stracciare (quasi) la qualunque in ambito PC?

Il Macbook Air presentato l'altro giorno, passa dall'essere una carriola con i processori Intel ad un razzo che si permette persino di non avere le ventole. Non parliamo poi del Macbook Pro da 13" che di fatto è più potente dei PRO 16". E stiamo parlando di prodotti il cui software è stato scritto per essere funzionale ai secondi più che al primo. Che oltretutto sconta problemi di conversione del software, visto che non si poteva certo buttare alle ortiche tutto quanto, quindi c'è un sistema di emulazione da Cisc a Risc. Ergo un software emulato non girerà proprio bene quando un software nativo... Ovvero il bello deve ancora venire.

Vedremo se nelle prossime settimane / mesi salteranno fuori problemi inattesi, o rogne varie. Per il momento i sistemi Cisc ne escono distrutti e l'ultimo baluardo sono le GPU dedicate che Apple ha sicuramente nel mirino nel 2021. Ha già distrutto a livello prestazionale le grafiche integrate di Intel e Amd, che però di fatto sono usate giusto per attività di desktop leggere, tipo navigazione, lettura mail, qualche streaming video non pesante. Le cose un minimo più serie sono ancora ambito delle schede video (GPU) dedicate.

Se le cose rimangono così, e non si vede al momento nessun "miracolo" all'orizzonte, Apple con questo distacco dai sistemi Cisc farà letteralmente palate di miliardi, attirando in modo ancora più esclusivo produttori software.

https://tosolini.info



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