Launch America

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Certo che gli Stati Uniti non conoscono mai le mezze misure. In questi giorni si stanno assistendo a due situazioni diverse tra loro, il lancio e approdo della navicella Dragon sulla ISS e i tumulti per l'uccisione di un afro americano cagionata dalla polizia. Sono due temi diametralmente opposti, ma collegati dall'essere americano.

Nel caso di Floyd, la vittima, è tutto sostanzialmente già visto purtroppo. Le cause sono parecchie e non è solo il razzismo come narrazione banale. In America ci sono delle situazioni estremamente conflittuali tra di loro. La polizia; negli ultimi 10 anni ha fatto incetta da parte degli ex marines per metterli nella polizia. Un grave errore che in passato era deprecato. Infatti queste persone per tutta una serie comprensibile di motivi continua a concepire il lavoro come uno stato di guerra, anche nel suolo patrio. Aggiungiamo poi che anche per la Polizia vale la sacra regola del business, per cui i poliziotti devono portare determinati risultati in termini di arresti, multe eccetera.

Dall'altra parte c'è la popolazione "nera" che purtroppo in linea generale tende ad esagerare il suo comportamento base. Sicuramente eventi razzisti hanno amplificato la cosa ed oggi questa popolazione si trova in disagio dinnanzi alla polizia, anche quando un agente è afroamericano. Ci si mette sopra il "cappello" del diritto alle armi, ecco che il nervosismo durante un normale controllo diventa esplosivo da entrambe le parti. Floyd durante un controllo non è rimasto calmo, dando in escandescenze, i poliziotti nervosi hanno esagerato. A complicare il quadro lo stato di salute già precario di Floyd che ne ha causato la morte. Si tratta comunque di omicidio, visto e considerato che tra le due parti, quella delle forze dell'ordine deve essere preparata a gestire lo stress.

E mentre sul suolo si scatenavano proteste con altre cariche della polizia e altri morti, nel cielo solcava la prima navicella spaziale privata che dopo 9 anni riportava sulla ISS un equipaggio americano che non fosse partito dalla Russia. La Nasa e l'amministrazione Trump hanno fin troppo enfatizzato la cosa risultato persino ridicoli. In fondo il cosmodromo Russo non ha mai smesso di lanciare razzi, mentre la Nasa è rimasta indietro tanto che tutto il credito va a SpaceX ed Elon Musk. Il quale però non è stato neanche ricevuto dal Presidente Trump, o nemmeno gli ha parlato in modo diretto, anche perché lo stesso presidente è in evidente imbarazzo dopo la "legnata" sugli incentivi per le auto elettriche che ha colpito direttamente Tesla. Altro che American First come diceva la sua campagna elettorale...

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Image by SpaceX-Imagery from Pixabay

In ogni caso Elon Musk, sud africano quando si dice ironie del destino, ne esce super vincitore. La Dragon sembrava uscita da un film di Star Trek, con i pannelli touch screen futuristici quanto l'interfaccia, per non parlare dell'interno della stessa, così diversa dalle Soyuz Russe. Ha fatto persino stonare la ISS che è sembrata "vecchia". Dopo l'attracco totalmente automatizzato, dall'interno ci hanno messo quasi tre ore per far uscire i due astronauti, per altro da un pertugio che claustrofobico è un eufemismo. Insomma la SpaceX va ad una velocità davvero astronomica mentre il resto sembra al rallentatore.

Peccato che il tutto fa a pugni, letteralmente, con il mondo reale al suolo. E la protesta a pochi mesi dalle elezioni potrebbe anche giocare brutti scherzi in cabina elettorale.



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(Edited)

Bell'articolo, purtroppo non ho potuto vedere il lancio. L'industria aerospaziale USA è molti anni avanti a tutti, probabilmente saranno anche i primi a sfruttare le risorse sulla Luna.

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Sul canale di SpaceX di Youtube trovi tutta la diretta registrata, quindi puoi vederla skippando le parti (molte) di attesa. In effetti il ritorno sulla luna per scopi anche minerari non è un segreto. Solo che al momento è SpaceX a condurre il gioco. La nasa di fatto ci mette i piloti e la stazione di lancio. Lo si è visto nelle loro interviste, ringraziano SpaceX sempre per ultima e quasi fosse un peso.

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