Euro-liberismo applicato.

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Qui nel nord-est tiene banco da qualche giorno la notizia degli esuberi della Safilo, nota azienda che produce montature di occhiali. Lo stabilimento alle porte di Udine verrà chiuso senza se e senza ma. 250 lavoratori diventeranno disoccupati, per altro immagino soltanto che razza di Natale passeranno queste persone. In tutto in Italia gli esuberi saranno 700, in un piano di ristrutturazione e riorganizzazione dove nel 2020-21 l'azienda prevede di avere minori ricavi che dovrebbero oscillare tra 960 milioni e il miliardo. Questa notizia, tenete a mente la data, viene riportata il giorno 10 dicembre 2019.

I ricavi di fatto sono ciò che un'azienda introita, non necessariamente il ricavo complessivo può essere formato da sole vendite organiche, ad esempio se viene ceduto un asset, tipo un brand o un brevetto, le entrate di quella operazione una-tantum vanno ad aumentare i ricavi. Viceversa se viene comprato qualcosa, i ricavi diminuiscono.

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Indicativamente però su 900 milioni, il margine netto, cioè tolte tutte le spese e tasse dai ricavi, non credo possano essere in negativo. Anzi... Stando alla pagina di Wikipedia, nel 2017 c'è stato un fatturato di un miliardo e 47 milioni, quindi molto vicino ai dati diffusi in questi giorni, l'utile netto allora fu di 47 milioni. In quel miliardo di "spese" ovviamente sono da contare come citato sopra, le acquisizioni ma anche le concessioni per l'utilizzo di noti marchi di moda.

La cosa, oserei dire scandalosa e sfacciata, è che il giorno prima del 10 dicembre, non mesi o settimane, il giorno prima, cioè il 9 dicembre 2019, la Safilo acquista per 90 milioni la Blenders in California.

E' il vero volto dell'euro-liberismo. Di sicuro i proprietari della Blenders non sono certo sprovveduti, e i 90 milioni sono reali. Quindi se acquisti un'azienda devi avere il denaro per farlo. Dall'altra parte, neanche 24 ore dopo, si piange il morto, "chiagne e fotti". Serve una ristrutturazione per minori ricavi.

Questa tecnica è ben nota, non la fa solo la Safilo, spesso si acquistano asset proprio per comprimere eventuali ricavi in crescita e con la scusa di questa contrazione artificiosa, si scarica sui lavoratori il "dazio" facendo magari rimanere invariati o addirittura aumentare i dividendi azionari. Non di rado poi l'operazione porta dietro dismissioni e delocalizzazioni che altrimenti non sarebbero "facili" con i conti comunque in attivo ed in crescita.

Questa pantomima è possibile perché il legislatore lo permette. O meglio l'euro-legislatore, anche se va detto che pure il governo italiano nelle sue varie incarnazioni, non ha mai sostanzialmente fatto nulla in tal senso. Ora si dovrà assistere ad una desolante sequela di scenette già viste, i sindacati fintamene agguerriti con le bandiere, il governatore indignato, il ricorrere di notizie civetta su possibili soluzioni che non verranno mai attuate, poi appena il clamore cala perché qualcos'altro distrarrà l'opinione pubblica, avremo l'ennesimo capannone in balia di graffittari ed erbacce, e il dramma silente di 250 famiglie.



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Purtroppo é un argomento troppo ampio da affrontare per le mie scarse conoscenze in merito.
Il tuo ragionamento, tuttavia non fa una piega e penso davvero a quelle povere famiglie.
Posso solo augurarmi che i lavoratori che rimarranno a casa abbiano potuto contare su scivoloni e pensioni anticipate e che non siano giovani che si ritrovano in una provincia che, da quanto ne so, ha subito la crisi in modo molto prepotente...
!BEER
!DERANGED
!trdo

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Purtroppo no, anzi.. la maggioranza stanno intorno ai 50, quindi non troppo vecchi per la pensione, non troppo giovani per un ricollocamento...
!trdo

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Le aziende fanno quello che la politica permette loro di fare.
I politici fanno quello che gli elettori gli permettono di fare.
La colpa è di tutti noi.

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Si hai ragione, in attesa di un Boris Johnson italiano, perché per smantellare queste sovrastrutture purtroppo ci vuole un nerone moderno che manda a fuoco tutto. Il casino è che poi c'è il rischio di finire peggio di prima...

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articolo il tuo che fa tremare...io non credo nella voglia da parte di chi può politici etc, di voler risolvere i problemi...a mio avviso non gliene importa niente

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In parte non vogliono, in parte neanche possono. Ma a rimettere è sempre la comunità.

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