ARM in vendita, la compra Apple?

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In questi giorni, nelle notizie da "sotto bosco" informatico è apparsa quella relativa alla giapponese Softbank, che sarebbe interessata alla vendita di Arm Holdings, non è ben chiaro completamente se a livello di assets o interamente l'intera Holding e tutto ciò che essa contiene.

Non molto dal punto di vista fisico, ARM infatti non produce processori più o meno dal 2008 ma si limita a concedere con una formula piuttosto articolata, licenze per la produzione di CPU a terzi.

E la lista è piuttosto lunga, poiché ARM è ben nota per aver avuto un ottimo tasso di adozione negli smartphone moderni. Ma si contano parecchi ricevitori GPS, macchine fotografiche digitali, televisori e console portatili.

La giapponese Softbank si aggiudicò la holding nel 2016 con un esborso di 32 miliardi di dollari, il 75% sarebbe a favore della società e il restante 25% al CEO della stessa, ovvero Masayoshi Son il quale ha confermato alla stampa l'intenzione di vendere, o in alternativa trasformarla in una company a profilo pubblico. Cioè si tratta di un particolare processo che tende a vendere le quote in moltissime parti al pubblico in modo tale che ci sia una elevatissima frammentazione senza che di fatto nessuno possa esercitare potere di voto dominante.

Masayoshi Son conferma che ci sono stati dei contatti, o delle trattative ma chiaramente non dice il nome. In effetti l'interesse vedrebbe tirare in ballo la qualunque, persino Intel che ha comunque degli interessi ed anche qualche brevetto, così come Nvidia.

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Image by Pexels from Pixabay

Ma probabilmente quella più interessata e che allo stesso tempo dispone di elevata liquidità è Apple. Infatti lo scorso giugno hanno svelato Apple Silicon, dove appunto i processori ARM creati per gli Iphone e Ipad, con le dovute modifiche saranno installati su Desktop e Laptop della mela morsicata.

Mi sembra molto improbabile che Apple si affidi a licenze che magari in un futuro nemmeno troppo lontano potrebbero ritorcersi contro a causa del nuovo proprietario. Con un piano industriale così ambizioso mi sembra quasi scontato che l'acquirente sia proprio l'azienda californiana.

Se così fosse il problema lo hanno gli altri, perché resta da vedere come e se intendono continuare a vendere licenze ARM, pratica per altro parecchio profittevole visto che l'ultimo esercizio ha visto portare 12 miliardi nelle casse di Softbank. Di certo acquistare ARM Holding non sarà un esborso di 32 miliardi come nel 2016, ma probabilmente più vicino ai 100.

Una cifra enorme che appunto in pochissimi possono realmente affrontare senza un consistente piano industriale che ne comprenda pieni benefici. Mi pare che nel caso di Apple tutti i tasselli combacino direi quasi alla perfezione.



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Caspita che storia! Ci sono davvero tante cose in mezzo agli steumwnti che utilizziamo. Interessante notare anche le cifre che vengono adottate per questi “affari”... sono impressionanti.

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beh non a caso si usa la parola fin-tech

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