Chat-GPT vs Google?!

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Chat-GPT potrebbe essere il cigno nero di Google?

Difficile rispondere a questa domanda, proviamo a fare qualche ipotesi. Parto dall'assunto che sapete cosa sia Chat-GPT. Di recente Microsoft, che aveva già finanziato in maniera pesante il progetto di OpenAI, ha espresso la volontà di prendere la proprietà del progetto, anche perché vorrebbe espanderlo, o meglio integrarlo, all'interno di Bing.

Una specie di co-brading che effettivamente rischia di essere pericoloso per Google. Il motivo non è tanto sul piano tecnologico, che sicuramente ha una sua importanza, ma del fatto che Chat-GPT sta acquisendo una popolarità trasversale (cioè trascende il mondo nerd) che può diventare importante.

Nel mondo search Google domina con l'85% di quote di mercato, Bing arriva al 9%. La dominance di questo mercato è dovuta anche al fatto che il marchio è conosciuto, se voglio fare una ricerca il primo pensiero è andare sul motore di ricerca di Mountain View (dove ha sede Google).

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Chat-GPT sta prendendo piede a livello di popolarità, quanto meno sui suoi rivali di intelligenza artificiale. Infatti, tutti ci stanno lavorando, Google ne ha più di uno, ma come già successo in passato, l'azienda ha evidenti problemi di comunicazione e gestione. Che per un'azienda di questo tipo pare paradossale. Se guardiamo ai progetti falliti, per buona parte la causa era dovuta ad una pessima comunicazione, penso a Google plus e Stadia. Tempi sballati di rilascio, come Google Wave, oppure disastrosi cambi di direzione con doppioni, cambi di nome che portano a confusione nell'utenza main stream, la quale non seguendo l'evolversi come farebbe un fanboy, si trova spiazzata.

Un Bing che diventa un motore di ricerca stile chat, potrebbe essere una mossa a cui nessuno aveva pensato, o quanto meno non c'erano i presupposti tecnologici. Resta da capire se poi una cosa simile funziona, e qui entra molto in gioco il fattore marketing, UI/UX cioè la fruibilità e iterazione dell'interfaccia che non sarà limitata solo al mondo PC, ma anche quello di mobilità come assistenza in auto.

Ritorniamo alla domanda iniziale, può essere il cigno nero di Google? Al momento direi improbabile, ma nello stesso momento l'economia di Google si basa sulla pubblicità, e questo mercato è piuttosto suscettibile. Ad esempio, in condizioni di inflazione le aziende se devono ridurre i costi, per certo cominciano a tagliare le inserzioni al fine di avere liquidità.

Microsoft è pesantemente armata perché il suo business è differente e differenziato, quindi meno soggetto a flessioni di questa tipologia di mercato, visto che è solo una delle voci d'entrata. Per certo qualcosa sta succedendo perché viene riportato che il CEO di Google avrebbe chiesto un coinvolgimento dei due fondatori in azienda, dopo che ne erano usciti mantenendo solo le quote di maggioranza.

Un rumor che se fosse vero sarebbe paradossalmente ridicolo, visto che la cosa darebbe ulteriore importanza e pubblicità (oltre che curiosità) a Chat-GPT. Il mercato del search quindi potrebbe mutare, Google non è in pericolo questo sia chiaro, ma ad esempio le quote potrebbero virare verso una parità, ponendo fine al monopolio.

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18 comments
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Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi anni, tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, questo coinvolge anche i monopoli..

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Tempo fa provai per un cliente a vedere la pubblicità, un casino inenarrabile, fino ad un livello base ma che di fatto non porta a nulla è chiaro. Poi diventa una specie di asta in cui è complicatissimo rispondere alla domanda "quanto andiamo a spendere".

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Eh sì ci lavorano i miei colleghi, ed è un delirio da quello che vedo 😅

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I believe that a monopoly in any field is harmful... so here too the time has come to break it (even if there will still be many monopolies in our country lol!).

!PGM

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Sent 0.1 PGM - 0.1 LVL- 1 STARBITS - 0.05 DEC - 1 SBT - 0.1 THG - 0.000001 SQM - 0.1 BUDS tokens to @p1k4ppa10

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Che poi non capisco perchè ho scritto in inglese lol!

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yeah, i noted there is something interesting. They buy lot of companies mainly for patent, and then a new technology "roll the table"

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Le AI attualmente in circolazione hanno il vizio di "rubare" il contenuto altrui, senza citarne l'origine. Sono già state intentate cause a Mindjourney e Stability AI.

La stessa Microsoft ha già qualche problema analogo con il suo Copilot su Github.

Questa è la grande sfida da superare per queste AI. D'altra parte Google con le sue ricerche indirizza traffico (nonostante non manchino le polemiche anche al riguardo, vedasi in particolare quelle con gli editori dei grandi media, ma non solo) monetizzabile agli autori. Le AI al momento, come detto, "rubano" solo.

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Si, effettivamente durante i miei test ho avuto la sensazione che chat-gpt faccia un uso simile a copilot (avevo scritto un post dove mettevo in luce che copilot prendeva per lo più da stackoverflow). Questo per Python. Poi gli ho chiesto di farmi qualcosa in pinescript, a parte che si è inventato delle funzioni che non esistevano, cosa ripetuta ad ogni correzione, il resto del codice però sembrava che se lo fosse inventato di suo.

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(Edited)

In realtà queste AI fanno esattamente quel che fa un umano: copiano e riproducono. Anche un programmatore esperto usa codice altrui, come un artista o un fotografo prendono ispirazione dai lavori altrui.

Le differenze fondamentali sono due:

  1. un umano di norma quando si ispira e non copia semplicemente aggiunge il suo tocco personale, la sua interpretazione, modifica ed adatta. Anche l'AI lo fa, ma quando arriva a quel punto i risultati sono scarsissimi: molto probabilmente introduce errori che l'umano deve correggere. In sostanza si comporta come un umano di scarsissime capacità. I risultati possono sembrare strabilianti a chi non conosce le materie in questione, ma sono scarsi per chi ne conosce anche solo le basi. Certo agevolano comunque il lavoro per chi ha le capacità di correggere quando possibile (molto difficile andare a correggere un'immagine, molto più agevole andare a correggere righe di codice), comportandosi più come furbi motori di ricerca che come vere AI.

Su questo discorso occorre aggiungere due osservazioni:

a) a volte i risultati molto scarsi dipendono da un errato uso dell'AI, che non viene addestrata correttamente dall'utilizzatore.

b) queste sono solo delle AI sperimentali, che stanno da poco cominciando ad imparare; pertanto occorre tener conto di questo aspetto e vedere come progrediranno nel loro percorso di apprendimento.

  1. la cosa più grave è che appunto un umano, se corretto, non disconosce le fonti di ispirazione ed il lavoro di altri impossessandosene. Le AI invece non riconoscono le fonti e distribuiscono le loro produzioni come unicamente proprie, finendo quindi per "rubare" o "plagiare".

Alla fine per ora le AI riescono a simulare perfettamente il peggio dei comportamenti umani. Speriamo nel progresso.

EDIT: strano comportamento dello script di PeakD. Io scrivo "2) la cosa più grave ..." e lui pubblica "1) la cosa più grave ..." .

Inizialmente ho pensato ad un mio refuso, ma andando a correggere vedo che io ho scritto correttamente ma lui mostra male. Ci sarebbe bisogno di più AI :D

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Il discorso del plagio uscirà fuori, ma dubito che si riesca a dibattere la questione. Mi è successa molti anni fa una cosa simile, ho scritto del codice, per altro estremamente semplice e corto per Wordpress. Poi un deficiente se ne è uscito da non so dove, dicendo che l'avevo plagiato. Quando gli ho fatto notare che il codice in realtà era stato scritto uguale da non so quante persone, se ne è tornato al suo buco. Chiaramente con un codice più ampio ed esteso, magari introducendo nomi di variabili o di funzioni scritte in modo particolare, si riesce in qualche modo a marcare, ma una AI può cambiarle, quindi la situazione diventerà complicata da provare.

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Ottimo post! Grazie per questa comparazione tra Google e Chat GPT. Purtroppo credo che ultimamente abbia perso troppi dei tuoi post. Vedo di recuperare in questi giorni.

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